Non si effettuerà lo sciopero della scuola indetto per il 6 marzo. La decisione è stata assunta dai segretari generali di “Flc Cgil”, “Cisl Fsur”, “Uil Scuola Rua”, “Snals Confsal” e “Federazione Gilda-Unams” in considerazione dell’emergenza sanitaria in corso, che ha causato fra l’altro la chiusura delle scuole in vaste aree del Paese impedendo lo svolgimento delle assemblee sindacali programmate.
La decisione, assunta per senso di responsabilità dai sindacati, risponde anche all’appello diffuso dalla Commissione di garanzia di non effettuare le agitazioni già indette in diversi settori lavorativi. «In questa fase così delicata – affermano i segretari generali dei cinque sindacati – non possiamo non tenere conto dell’emergenza in atto. Da qui la decisione di non effettuare le azioni di sciopero, pur rimanendo confermate tutte le ragioni della loro proclamazione. Ci aspettiamo dalla ministra Azzolina analogo senso di responsabilità con la riapertura di un confronto nel merito di decisioni che confliggono con le nostre richieste e con le intese sottoscritte fra sindacati, Governo e Amministrazione».
Per le organizzazioni sindacali valdostane “Flc Cgil”, “Cisl Scuola”, “Savt Ecole” e “Snals Confsal”, «l’emergenza precari nella scuola ha assunto termini e dimensioni di una vera e propria patologia del sistema e va contrastata con decisione. L’intesa trovata a suo tempo tra sindacati e governo per l’avvio di un “Pas” che consentisse la successiva immissione in ruolo dei docenti è stata di fatto disattesa e ad oggi abbiamo sul tavolo un altro dispositivo di reclutamento, il concorso straordinario, approvato con legge dello Stato. A questo proposito riteniamo che il bando di questo concorso debba contenere, nelle tabelle di valutazione dei titoli, tutti quegli accorgimenti e correttivi per valorizzare il più possibile il servizio prestato, minimizzando la componente aleatoria della selezione tramite il solo test a risposte multiple».
«Rileviamo, inoltre – aggiungono i quattro sindacati – la grave esclusione dalla bozza di bando del concorso straordinario degli aspiranti con servizio nella scuola paritaria, che ad oggi non hanno nessun’altra occasione di abilitarsi, non permettendo loro la stabilizzazione/assunzione e rischiando in alcuni casi anche il posto di lavoro. A beneficio della qualità e della professionalità di tutto il sistema di istruzione, pubblico e paritario, ribadiamo che il personale debba essere reclutato attraverso qualificati percorsi abilitanti e non già con soluzioni improvvisate, volte solo a tamponare e non a risolvere il problema. All’emergenza precari si aggiungono il rinnovo del “ccnl” e l’incremento degli investimenti per l’istruzione. Finora, da parte di tutti i governi che si sono susseguiti negli ultimi anni. Non abbiamo visto un solo provvedimento che abbia messo nero su bianco un piano di risorse consistenti per far uscire l’istruzione e la formazione dallo stato di abbandono in cui si trovano, contrastando la precarizzazione del lavoro e garantendo retribuzioni adeguate agli insegnanti».
«Invece, leggiamo ancora una volta che la Ministra Azzolina indica nel taglio del cuneo fiscale e nei fondi, stanziati per il rinnovo del “ccnl”, le condizioni per riconoscere un aumento di 100 euro mensili netti al personale della scuola – concludono “Flc Cgil”, “Cisl Scuola”, “Savt Ecole” e “Snals Confsal” – non è così. Ad oggi, queste condizioni non ci sono affatto».
Fonte: Ufficio stampa Cgil Valle d’Aosta