“L’86 per cento degli esercenti della Valle d’Aosta si dice scontento dell’operato dell’attuale Governo della Regione in termini di azioni intraprese in favore del commercio al dettaglio e dei pubblici esercizi” E’ quanto si legge nell’indagine di Confcommercio Valle d’Aosta intitolata “Imprese del terziario della Valle d’Aosta e scenari sociali, economici e politici della regione” presentata lunedì 17 febbraio 2020
“In linea generale, gli imprenditori della Valle d’Aosta si mostrano infatti piuttosto scettici circa la capacità della politica di fornire risposte adeguate a livello regionale – continua il focus sulla politica regionale – dinanzi a nuove consultazioni, il 58 per cento non confermerebbe il voto indicato nel 2018. I principali motivi del malcontento sono il disallineamento tra il programma presentato in campagna elettorale e quanto effettivamente portato a termine oltre che il comportamento di alcuni partiti giudicato «non idoneo». Le imprese della Valle d’Aosta chiedono a gran voce interventi per ridurre il carico fiscale (36 per cento degli imprenditori), per migliorare la situazione della sanità in regione (24 per cento), per incentivare il turismo (21 per cento)”.
Alla domanda “a suo avviso, quale delle seguenti formazioni politiche presenti nel Consiglio regionale ritiene abbia prestato più attenzione negli ultimi due anni alle istanze degli esercenti?”, la Lega Vallée d’Aoste ha riportato il 24 per cento delle risposte, Alliance Valdôtaine (Alpe + Union Valdôtaine Progressiste) il 12 per cento, ADU VdA l’11 per cento, il Movimento Cinque Stelle l’11 per cento, la Stella Alpina il 10 per cento, Rete civica il 9 per cento, l’Union Valdôtaine il 9 per cento, Mouv’ il 7 per cento e VdA Libra il 6 per cento.
Per quanto riguarda il focus sul Comune di Aosta “nel complesso, l’82 per cento degli esercenti di Aosta si dice scontento dell’operato dell’attuale consiliatura comunale in termini di azioni intraprese in favore del commercio al dettaglio e dei pubblici esercizi – aggiunge lo studio – più nello specifico, il 51 per cento degli esercenti si sente penalizzato da misure quali ZTL e parcheggi a pagamento, che influenzano negativamente l’andamento della propria attività commerciale. In linea generale, la pressione fiscale e la burocrazia si configurano come i principali fattori di ostacolo per le imprese del commercio al dettaglio. Il 27 per cento teme la concorrenza dell’e-commerce. Il sentiment negativo degli esercenti di Aosta si riflette sull’immagine della città: tre esercenti su cinque considerano Aosta scarsamente attrattiva dal punto di vista commerciale”.
“Ancor più netto il giudizio degli esercenti dinanzi alla prospettiva della realizzazione di un centro commerciale ricettivo in zona Cidac – Stazione funivia Aosta – Pila – conclude l’indagine realizzata da “Format Research” per Confcommercio Valle d’Aosta – il 94 per cento si dice del tutto contrario”.
Fonte: Ascom Confcommercio Valle d’Aosta