Si è svolto giovedì 23 aprile un incontro tra l’associazione Confcommercio Valle d’Aosta e la vice sindaca della città di Aosta ed assessore comunale al commercio Antonella Marcoz.
“L’obiettivo di tale appuntamento è stato quello di discutere riguardo rischi e modalità di un’incerta ripresa legata alla “fase 2” dell’emergenza epidemiologica – spiega una nota dell’associazione – è bene premettere che c’è un intero mondo, fatto di imprese, attività commerciali e negozi di vicinato che rischia di scomparire per gli effetti devastanti che il “covid-19″ sta producendo sull’economia, e per salvaguardare quella che sarebbe un’estinzione certa del tessuto commerciale del nostro territorio è fondamentale cancellare tutte le tasse locali per il 2020”.
“La sola strada percorribile per salvare da una fine pressoché certa le imprese del commercio dei nostri paesi e città – ribadiscono dalla Confocommercio valdostana – è quella di cancellare definitivamente le imposte locali, come “Tari” e tassa sull’occupazione di suolo pubblico e tutte le tasse di competenza comunale per l’intero anno 2020. Del resto si tratta di servizi di cui, tra l’altro, commercianti ed imprenditori non hanno potuto usufruire proprio a causa del “lockdown”. In assenza di tale intervento a livello locale difficilmente molti di loro potranno riaprire a emergenza finita. Siamo consapevoli del momento difficile che stanno attraversando le Amministrazioni locali e della sensibilità dimostrata finora, ma la sola sospensione delle tariffe non può bastare. La situazione è di una gravità senza precedenti e per quest’anno è necessaria una cancellazione definitiva di tasse e imposte comunali. L’alternativa è quella di veder scomparire negozi e attività commerciali, con conseguenze drammatiche per l’occupazione e tutti i risvolti che potrebbe produrre sul piano sociale”.
Il presidente di Confommercio Valle d’Aosta, Graziano Dominidiato, ed il presidente dell’Ascom di Aosta, Beppe Sagaria hanno quindi sottoposto alla Marcoz diverse richieste: “cancellazione o drastica riduzione “Tari”, le imprese non hanno prodotto rifiuti e ne produrranno molti meno per mesi; cancellazione tassa occupazione suolo pubblico; riduzione “Imu” ed altre imposte comunali, come quelle per le insegne, passi carrai, eccetera; agevolare gli accessi “ztl” rendendo le procedure più semplici e non onerose; confermare il “costo zero” per i parcheggi nelle zone blu anche all’atto delle aperture delle attività e almeno fino a fine anno e riduzione al massimo della burocrazia per il rilascio delle occupazioni suolo pubblico e dehors”.
In particolare l’associazione chiede la “concessione temporanea di ampliamento della superficie dei dehors per compensare la diminuzione di capienza del locale interno e del dehors stesso, per il mantenimento del distanziamento sociale imposto dalle misure di contenimento “covid-19”. La possibilità di
ampliamento dovrebbe essere pari a garantire lo stesso numero di posti a sedere pre-crisi. Per tutti i pubblici esercizi che hanno l’autorizzazione temporanea per il dehors prevedere una deroga con prolungamento anche al periodo invernale senza imposte aggiunte e senza pagamento “cosap”, previa dichiarazione che la struttura sia idonea al carico neve. Possibilità di installazione corpi riscaldanti elettrici o a gas a norma senza richiesta di autorizzazione. Rilascio delle autorizzazioni in via generale per l’occupazione suolo pubblico antistante l’esercizio commerciale per poter esporre i prodotti nelle giornate di sabato e nei giorni festivi, compensando la limitazione di accesso all’interno dei locali imposti dalle misure di contenimento “covid-19.” Nel caso di esposizione di prodotti alimentari, rilascio dell’autorizzazione in via generale per tutto il periodo di durata delle misure restrittive con solo una presentazione di “scia sanitaria”, valevole per l’intero periodo”.
Per la vice sindaca Antonella Marcoz «si è trattato di un incontro proficuo – si legge ancora nella nota di Confcommercio – durante il quale abbiamo preso atto delle legittime e condivisibili preoccupazioni espresse dai rappresentanti degli esercenti valdostani. A nome dell’Amministrazione comunale ho fatto presente che, nonostante la difficile situazione del bilancio comunale dovuta ai mancati introiti derivanti dalle regole sull’isolamento e dalla conseguente sospensione di ogni attività, il Comune di Aosta farà tutto quanto gli è possibile per condurre politiche di sostegno alle imprese, e in particolare a quelle del commercio e del turismo che più delle altre stanno risentendo della crisi, in attesa che a livello europeo, nazionale e regionale vengano adottati quei provvedimenti che consentano agli Enti locali di disporre di risorse aggiuntive da poter investire sul territorio».
«Apprezziamo le parole della vicesindaco – ha commentato Graziano Dominidiato – e siamo speranzosi che tali misure contenitive verranno in gran parte
accolte dall’Amministrazione comunale. Tali forme di sostegno permetteranno anche un minor impatto sulla riduzione dei posti di lavori all’interno delle aziende. L’immediatezza di intervento in merito a quanto esposto dalla nostra associazione è indispensabile al fine di contrastare adeguatamente l’emergenza economica oltre che sanitaria».
Fonte: Ascom Confcommercio Valle d’Aosta