«Siamo stupefatti dall’irresponsabile tira e molla sull’approvazione del Bilancio della Regione che contiene alcuni emendamenti che ci farebbero superare, ancorché in modo parziale, la crisi. Ci chiediamo se la politica valdostana ed i Consiglieri regionali si rendono conto che le imprese, l’industria, l’agricoltura, il commercio stanno aspettando che venga approvato il Bilancio 2020 della Regione per poter programmare le proprie attività».
Graziano Dominidiato spiega così la sua preoccupazione per i continui rinvii dell’approvazione del bilancio regionale. Anche la Valle d’Aosta ha imboccato la china di una Regione che non considera gli imprenditori, l’imprenditoria né chi produce occupazione. Confcommercio chiede e pretende che la politica crei il terreno fertile a partire dal fisco, togliendo burocrazia e parlando di investimenti per dare nuovo impulso alla produttività.
«Sono necessari – ribadisce Dominidiato – atti concreti per creare ricchezza, evitare lo spopolamento dei paesi di montagna e la desertificazione dei centri storici ed in questo senso esprimiamo apprezzamento per l’emendamento al bilancio presentato dalla Presidente del Consiglio, Emily Rini, che, se approvato, introduce nuovi strumenti in grado di rilanciare le attività commerciali e le piccole imprese».
«La Valle pare aver toccato il fondo è quindi necessario – sottolinea ancora Dominidiato – che tutti riprendiamo il filo del confronto serio e costruttivo per uscire dalla palude nella quale ci siamo incamminati. Confcommercio e le aziende associate faranno la loro parte e chiediamo che anche chi deve decidere faccia altrettanto».
Confcommercio VdA chiede pertanto alla politica di non essere ostile a se stessa, al popolo, al bene della Valle d’Aosta e alla buona economia.
Fonte: Ascom Confcommercio Valle d’Aosta
Alla Valle d’Aosta 35 milioni di euro sui 430 approvati dall’antitrust europea per gli operatori degli impianti sciistici, chiusi tra dicembre ed aprile
L’autorità antitrust dell’Unione europea ha approvato, mercoledì 4 agosto, un risarcimento di 430 milioni di euro, sul totale di 800 milioni stanziati dal Governo italiano, destinato agli operatori degli impianti sciistici per i danni subiti a causa delle misure restrittive che introdotte per limitare la diffusione del coronavirus, vietando l’accesso del pubblico agli impianti tra il 4 dicembre 2020 ed il 30 aprile 2021.