Nel Consiglio regionale della Valle d’Aosta è in corso un acceso dibattito riguardante la Compagnia Valdostana delle Acque (CVA), innescato da una lettera inviata dall’ex presidente di Finaosta, Nicola Rosset. Nella missiva, Rosset denuncia presunte pressioni da parte di membri della Giunta regionale nel 2022 per aumentare i compensi dei vertici di CVA, nonostante gli emolumenti fossero stati già definiti in precedenza.
Queste rivelazioni hanno portato a una paralisi temporanea dei lavori del Consiglio regionale e alla richiesta, da parte dell’opposizione, di istituire una commissione d’inchiesta. Successivamente, è stata approvata una risoluzione della maggioranza che impegna la IV Commissione consiliare a condurre indagini conoscitive approfondite sulla gestione di CVA, inclusi aspetti finanziari e strategici.
Inoltre, è emersa una potenziale situazione di conflitto di interessi riguardante l’attuale amministratore delegato di CVA, Enrico De Girolamo, in relazione all’acquisizione di una società a lui precedentemente collegata.
La situazione ha generato tensioni sia all’interno della maggioranza che tra i vari gruppi politici, con richieste di maggiore trasparenza e chiarezza nella gestione delle partecipate regionali.