Dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali arrivano 600mila euro per gli enti del terzo settore per i progetti dell’Agenda 2030 dell’Onu

Scritto da aostapresse

4 Maggio 2020 - 15:00
Mauro Baccega, assessore regionale alla sanità, salute e politiche sociali

E’ di quasi 600mila euro il contributo economico che il Ministero del lavoro e delle politiche sociali verserà all’Amministrazione regionale per le attività degli enti del terzo settore che operano in Valle d’Aosta, sulla base dell’accordo di programma che “disciplina le ulteriori risorse finanziarie statali specificamente destinate al sostegno degli enti del terzo settore, già afferenti al “Fondo nazionale per le politiche sociali”, con particolare riguardo, tra l’altro, alle attività delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale”.

“L’atto di indirizzo adottato, dopo aver individuato gli obiettivi generali, le aree prioritarie di intervento e le linee di attività finanziabili – si legge nello schema di accordo di programma, approvato dalla Giunta regionale giovedì 30 aprile – destina le risorse finanziarie disponibili, da un lato, alla promozione ed al sostegno di iniziative e progetti a rilevanza nazionale in grado di garantire interventi coordinati e omogenei su una parte rilevante del territorio nazionale (per un ammontare di 14.736.000 euro); dall’altro alla promozione ed al sostegno di iniziative e progetti a rilevanza locale, al fine di assicurare, in un contesto di prossimità, un soddisfacimento mirato dei bisogni emergenti locali (per un ammontare di 35.894.000 euro, ripartiti tra le Regioni e le Province autonome sulla base dei criteri ivi individuati), entro la cornice di accordi di programma da sottoscriversi con le Regioni e le Province autonome”.

“Dalla rilevazione dell’Istat 2016 sul “non profit” – evidenzia lo schema di accordo – emerge che le organizzazioni “non profit” attive in Italia sono 343.432 unità, operanti principalmente nei settori dell’assistenza sociale, della sanità, della cultura, sport e ricreazione, della Protezione civile, coinvolgendo 5.528.760 volontari e 812.706 lavoratori” e “la risoluzione adottata dall’assemblea generale dell’Onu in data 25  settembre 2015 ha individuato gli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, che rappresentano la naturale finalità di riferimento delle attività degli enti del terzo settore, al cui raggiungimento potrà concorrere il sostegno finanziario previsto dall’atto di indirizzo”.

“La realizzazione delle attività di interesse generale dovrà, attraverso una programmazione atta a valorizzare le sinergie e la complementarietà tra le fonti di finanziamento e la conseguente massimizzazione dell’efficacia degli interventi – viene ancora indicato – concorrere al raggiungimento dei seguenti obiettivi generali, individuati nell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile: porre fine ad ogni forma di povertà; promuovere un’agricoltura sostenibile; salute e benessere: assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età; fornire un’educazione di qualità, equa ed inclusiva, opportunità di apprendimento permanente per tutti; raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze; garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico‐sanitarie; incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti; ridurre le ineguaglianze; rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili; garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo; promuovere azioni, a tutti i livelli per combattere gli effetti del cambiamento climatico”.

Alla Regione Valle d’Aosta è stato quindi assegnato un finanziamento complessivo, per l’anno 201,  pari ad 599.307 euro per la realizzazione del Piano operativo, da presentare successivamente all’approvazione dell’accordo stesso. L’importo “è assegnato in applicazione dei seguenti criteri: 30% assegnato a titolo di quota fissa, 20% sulla base della popolazione residente al 1° gennaio 2019, come da rilevazione “Istat” e 50% sulla base del numero degli enti del terzo settore, rilevazione anno 2016, parimenti da fonte “Istat” e risulta pertanto superiore di 131.547 euro rispetto a quanto stabilito con il precedente decreto di assegnazione del 26 ottobre 2018″.

«Lo schema di accordo di programma approvato dalla Giunta – dichiara l’assessore Mauro Baccega – prevede, per l’anno 2019, la realizzazione di un programma di interventi diretti a sostenere l’implementazione delle attività di interesse generale da parte delle organizzazioni di volontariato e delle associazioni di promozione sociale. A seguito della sottoscrizione dell’accordo la Regione dovrà presentare, entro 45 giorni, un Piano operativo che promuova, nel rispetto degli obiettivi generali e delle aree prioritarie di intervento indicate dal Ministero, azioni specifiche sul territorio regionale. A fronte della presentazione di questo Piano il Ministero assegnerà alla Regione Valle d’Aosta un finanziamento pari a circa 600 mila euro che sarà erogato agli enti valdostani del Terzo settore per realizzare le azioni inserite nel piano».

Fonte: Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta e delibera n. 338 del 30/04/2020 della Regione autonoma Valle d’Aosta

 

 

segui aostapodcast

aostapresse sul sito
aostapodcast su spotify
aostapodcast su Google Podcast
aostapodcast su Apple Podcast
aostapodcast su Anchor

Potrebbe essere interessante anche…

correlati

La Presidenza della Regione propone un emendamento al decreto-legge per i parametri sui colori: «non contate i turisti sotto il milione di residenti»

Per evitare di perdere la “zona bianca” e rischiare le chiusure provocate dai passaggi in zona gialla, arancione o gialla, in virtù dei piccoli numeri e della particolare situazione che caratterizza la Valle d’Aosta, la Presidenza della Regione ha proposto un emendamento al disegno di conversione in legge del decreto-legge numero 105 del 23 luglio scorso con le nuove “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”, entrato in vigore nel momento della sua firma e che dovrà essere approvato, come legge dello Stato, dal Parlamento, entro 60 giorni, vale a dire il 23 settembre.

Massimo Occhiena è il nuovo presidente della Commissione paritetica: «alto profilo, ma noi avevamo indicato Barbara Randazzo» lamenta Erik Lavevaz

Massimo Occhiena, 53 anni, originario di Torino, avvocato cassazionista e professore ordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Sassari, è stato eletto, nella prima riunione del nuovo organismo, come presidente della Commissione paritetica Stato – Valle d’Aosta, che definisce le norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Valle d’Aosta.

X