«Era inevitabile. Lo stress e l’isolamento forzato hanno scatenato i leoni da tastiera. Pochi per fortuna. E tra i bersagli preferiti non poteva mancare la nostra redazione».
Lo scrive su “Facebook” Enrico Romagnoli, giornalista della redazione valdostana del “Tgr” martedì 24 marzo, dopo che sul social network sono comparsi alcuni messaggi critici sulla scelta di informare prima del numero dei deceduti in Valle d’Aosta da “covid-19” e successivamente segnalare i primi episodi di guarigione: «a calci in culo vi prenderei!», «non sono giornalisti, sono degli edicolanti!», «non ce la possono fare… loro» sono alcuni tra i commenti diretti verso il telegiornale regionale.
«Qualcuno vorrebbe prenderci a calci in c… perché ieri abbiamo parlato prima dei morti rispetto ai guariti (opinabile no?) – sottolinea Romagnoli – altri segnalano che abbiamo usato immagini di repertorio senza segnalarlo (può capitare e ci affidiamo al buon senso dei telespettatori). Altri ancora sottolineano le pronunce errate e i nostri volti poco sorridenti. Volevo comunicare a tutti una notizia sconvolgente: anche i giornalisti sbagliano. In questo periodo di più».
«Ognuno di noi patisce questa situazione e ogni giorno cerchiamo di farci forza – confida il giornalista della “Tgr Rai” valdostana – con la consapevolezza che il nostro lavoro è anche il nostro dovere. Si chiama servizio pubblico. Ognuno di noi ha una famiglia a casa e starebbe volentieri sul divano. Per cui scusateci se non siamo perfetti. Scusateci se abbiamo poca voglia di sorridere. Scusateci per tutti gli errori, di vario genere, che quotidianamente commettiamo in buona fede».
«Ancora una volta faremo tesoro delle vostre critiche e dei vostri suggerimenti – conclude Enrico Romagnoli – E grazie di cuore ai tanti che ci inviano apprezzamenti e incitamenti. E scusatemi per lo sfogo».
Precedentemente, Alessandra Ferraro, caporedattore del “Tgr” dallo scorso 3 febbraio aveva evidenziato che «abbiamo aperto il Tg delle 14 con la notizia dei guariti, anche nei titoli» chiedendo «rispetto per il nostro lavoro e per quello di tutti i colleghi che lavorano in difficoltà ed emergenza».
Fonte: profili “Facebook” di Enrico Romagnoli e di Luca Lattanzi