Chissà se i genitori e gli studenti valdostani leggeranno le quasi sessanta pagine dei due documenti predisposti dalla Sovrintendenza agli studi della Regione Valle d’Aosta che definiscono le modalità pedagogico-didattiche e sanitarie per il rientro a scuola, in presenza, da lunedì 14 settembre, approvate dalla Giunta regionale solo due settimane prima della riapertura, lunedì 31 agosto 2020, e presentate ufficialmente il giorno successivo.
Il protocollo di sicurezza, arrivato nel frattempo alla sua quarta versione, dopo la prima emessa, lo scorso maggio alla fine del “lockdown”, prevede che gli alunni delle scuole valdostane “dovranno indossare la mascherina solo negli spostamenti all’interno della scuola e durante le attività in cui viene meno il distanziamento di un metro” e che “in conformità con le disposizioni nazionali, i bambini al di sotto dei sei anni non sono soggetti all’obbligo della mascherina”. Anche i docenti, che dovranno indossare una mascherina “chirurgica” fornita dall’Istituzione scolastica potranno toglierla mentre spiegano alla cattedra e la indosseranno, per esempio, se dovranno avvicinarsi agli studenti per accompagnarli nel lavoro.
Come nei locali pubblici, anche nelle scuole ci saranno i segni sul pavimento per posizionare correttamente i banchi e per poterli risistemare dopo le pulizie, verranno ridotti al minimo gli arredi dell’aula, come armadi o scaffalature e si provvederà al distanziamento fisico ed all’arieggiamento frequente. Come sempre viene richiesto di disinfettare periodicamente le mani, tanto che in ogni aula ci sarà un dispenser di soluzione alcolica per docenti e studenti e si procederà anche a disinfettare le aule condivise, prima dell’ingresso della classe successiva.
Nelle classi la distanza sarà di “un metro tra le rime buccali” degli studenti e di due metri nella “zona interattiva della cattedra, identificata tra la cattedra medesima e il banco più prossimo ad essa”.
I famigerati banchi “a seduta innovativa”, quelli su rotelle, saranno presenti solo in alcune classi dell’Istituto professionale tecnico “Corrado Gex”, in 150 su 1.200 studenti, mentre in tutte le altre scuole è stato valutato sufficiente il semplice distanziamento dei banchi “classici”.
Alle famiglie viene demandato il compito di verificare che i figli non abbiano febbre oltre i 37,5 gradi e quindi non ci sarà nessun controllo della temperatura all’ingresso degli Istituti scolastici mentre per quanto riguarda il trasporto scolastico dedicato è previsto che gli scuolabus, gestiti dagli Enti locali e provvisti di segnaposto, possano percorrere fino a quindici minuti di viaggio “a pieno carico”.
La scuola ripartirà quindi lunedì 14 settembre ma in quattro località, il capoluogo regionale Aosta ed i Comuni di Saint-Pierre, Châtillon e Quart si fermerà quasi subito, da venerdì 18 a martedì 22 settembre per permettere le consultazioni elettorali: negli altri 65 Comuni, invece, le Amministrazioni comunali si sono attivate per trovare spazi alternativi alle scuole per ospitare i seggi e le operazioni di scrutinio, al fine di non interrompere le lezioni a pochi giorni dalla ripresa. In ogni caso, anche nei quattro comuni che sono stati in grado di trovare altri spazi per le elezioni, saranno comunque garantiti i duecento giorni effettivi di scuola.
La delibera regionale con il protocollo per la sicurezza scolastica (clicca per leggere)