Digitalizzazione di servizi e informazioni, smartworking e nuovi strumenti di comunicazione: con la conclusione della “fase 1” e del lockdown, il “Celva” ha fatto il punto sulle proprie attività, ripensate di fronte all’emergenza e messe in campo dall’8 marzo scorso.
Spiega il presidente, Franco Manes: «Il momento è ancora estremamente complicato, ma gli Enti locali stanno facendo tutto quanto è possibile per dare risposte concrete e rapide a chi vive e lavora sui territori. La tecnologia ci è venuta in aiuto: per ovviare alle difficoltà di spostamento e alla necessità di mantenere il distanziamento sociale, abbiamo promosso le prime Assemblee in videoconferenza, offrendo anche ai Comuni l’uso gratuito per tre mesi di un programma specifico. Il 96% degli enti ha usufruito di questa opportunità e sono state più di 650 le videoconferenze attivate».
«Per supportare le Amministrazioni – aggiunge Manes – in queste settimane tutto il personale del “Celva” ha continuato a lavorare in smartworking, con un gruppo di cinque persone specificatamente dedicato nel supporto e nell’informazione agli Enti. Per garantire il miglior collegamento tra i Comuni, il Consorzio e la Protezione civile regionale, due persone hanno assicurato 450 ore di assistenza in sala operativa. Al bisogno informativo degli Enti è stata tutta dedicata la comunicazione istituzionale, attraverso l’attivazione di un “canale helpdesk Celva”, su un gruppo WhatsApp dedicato ai sindaci, il lancio della nuova pagina “Facebook” e l’aggiornamento quotidiano della sezione del sito dedicata “covid-19″».
Il portale del “Celva” ha registrato un aumento del 604% del traffico web nella prima settimana di lockdown, assestandosi a un +113% di media nel periodo successivo, avendo messo a disposizione una raccolta normativa, legislativa e documentale sull’emergenza “coronavirus” sempre aggiornata. Fra le sezioni più visitate e scaricate vi sono i forum tematici sulle attività di interesse per gli Enti locali oggetto di disposizioni, i modelli di ordinanze per i 74 sindaci valdostani (ad oggi ne sono state emanate complessivamente 4.278), le linee di indirizzo, le misure di solidarietà alimentare e la raccolta fondi.
Oltre agli amministratori, il “Celva” ha assicurato anche un supporto formativo e consulenziale anche al personale e ai segretari degli Enti locali. È stata infatti realizzata una nuova piattaforma di formazione a distanza, tramite la quale sono stati attivati dodici corsi online, ai quali hanno preso 360 utenti. Il servizio associato di consulenza è stato assicurato grazie a tre nuovi strumenti online (“Skype”, “WhatsApp”, “GoToMeeting”), con tre appuntamenti prenotabili al giorno.
«Questi sono numeri – conclude Franco Manes – che la dicono lunga sull’impegno dei Comuni valdostani nella prima fase di emergenza, senza dimenticare le associazioni dei nostri territori che ci hanno supportato ad esempio nella distribuzione delle mascherine e dei tanti valdostani che ogni giorno si mettono a disposizione delle Amministrazioni locali. Poche parole, ma tanti fatti».
Fonte: Ufficio stampa Cpel – Celva