Il Comune di Cogne spende 39.900 euro per far realizzare, in tre giorni, i test sierologici sul “covid-19”, a residenti, ospiti e lavoratori

Scritto da aostapresse

2 Giugno 2020 - 10:20
I test sierologici in corso a Cogne

“Il Comune di Cogne, a seguito della pandemia da “covid-19″, nell’ottica di tutelare i propri cittadini, ha stipulato un accordo con l’Istituto radiologico valdostano, al fine di mettere a disposizione della propria popolazione un servizio di controllo degli anticorpi covid-19”.

È quanto si legge in una nota dell’Amministrazione comunale di Cogne, guidata dal sindaco Franco Allera, che dopo aver annunciato il controllo sanitario con test sierologici spiega ora le modalità di realizzazione: “attraverso una piccola quantità di sangue prelevata, circa 5 cc, il contenuto di un cucchiaino da tè, verrà verificata la presenza delle immunoglobuline (anticorpi) di “tipo g” anti “sars-cov-2″ – si legge ancora – che il nostro sistema immunitario produce quando viene a contatto con il virus”.

https://aostapresse.it/2020/05/18/test-sierologici-gratuiti-per-la-popolazione-di-cogne-nessuna-liberatoria-per-gli-immuni-ma-solo-per-valutare-limmunita-sviluppata/

L’Amministrazione comunale di Cogne aveva chiesto “prioritariamente la collaborazione della Regione e dell’Usl, che non ha avuto dei riscontri positivi” e quindi ha deciso di procedere “con la collaborazione dell’Istituto radiologico valdostano con il supporto scientifico del professor Fabio Truc e dell’Università di Torino” stanziando la somma di 39.900 euro (esattamente cento euro in meno rispetto al limite di 40mila euro che prevederebbe, secondo la normativa, una gara d’appalto per l’assegnazione del servizio, che è stato affidato direttamente), mentre per un privato il costo richiesto da parte della struttura sanitaria è di 62 euro.

“Nelle giornate di giovedì 4 e venerdì 5 giugno 2020, infermieri professionali, che prestano servizio presso l’Istituto radiologico valdostano, effettueranno prelievi ematici a Cogne – spiega la nota – presso la palestra comunale, a Epinel e Gimillan, presso gli ex edifici scolastici, dalle ore 8 alle ore 12.30 e dalle 14 alle 17.30. Sabato 6 giugno dalle ore 8 alle ore 12, solo nel capoluogo. Coloro che desiderano sottoporsi all’accertamento, purché di età superiore ai dieci anni, potranno recarsi presso il punto prelievi di competenza senza alcuna prenotazione, muniti di guanti e mascherina monouso. Non sarà necessario essere digiuni”.

“Il prelievo verrà effettuato nel massimo rispetto delle normative vigenti in tema di privacy e trattamento di dati sensibili – precisa ancora l’Amministrazione comunale di Cogne – l’autorizzazione al prelievo e il consenso informato al trattamento dei dati sensibili verranno rilasciati da ogni cittadino mediante sottoscrizione di apposito modulo fornito dagli operatori al momento del prelievo. Nel caso in cui il prelievo riguardasse persona minore di diciotto anni, l’autorizzazione del medesimo e il consenso al trattamento dei dati, dovranno essere rilasciati da entrambi i genitori esercenti la responsabilità genitoriale o comunque da soggetto cui il minore sia affidato, munito di analoga potestà”.

“Il materiale ematico prelevato verrà correttamente conservato e trasportato, nel rispetto delle normative vigenti, presso il laboratorio dell’istituto “Salus – Alliance Medical” di Genova, dove saranno analizzati i campioni di sangue – avvisa la nota – i dati saranno trattati in maniera rigorosamente anonima e comunicati in via riservata al titolare dei medesimi. Gli esiti saranno consegnati, in busta singola sigillata, al Comune di Cogne dopo circa una settimana dal prelievo. Qualora emergessero risultati positivi, i dati saranno trasmessi alla Struttura igiene e sanità pubblica dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta, per gli eventuali approfondimenti necessari ad ulteriore tutela della salute del cittadino. I risultati di tale test sulla popolazione di Cogne verranno utilizzati, presso l’Università di Torino, nell’ambito di uno studio mirato a verificare le modalità di propagazione del virus all’interno di una popolazione chiusa”.

“Al fine di fotografare in maniera quanto più attendibile se e come ha circolato il virus in questi mesi sul nostro territorio – chiede quindi l’Amministrazione comunale – l’invito a prendere parte all’iniziativa del controllo gratuito della presenza degli anticorpi “covid-19″ è esteso anche a coloro che, pur non essendo residenti nel Comune, hanno vissuto i mesi di confinamento a Cogne”.

https://aostapresse.it/2020/04/01/il-sindaco-di-cogne-sta-meglio-ha-dovuto-aspettare-tre-giorni-per-fare-il-tampone-ed-e-in-attesa-del-risultato/

I non residenti, “ospiti o lavoratori” che hanno “vissuto con noi la quarantena in questi mesi” si legge sul profilo “Facebook” del Comune di Cogne, potranno fare il test sierologico “#gratuito”. Gli interessati dovranno inviare “nome, cognome, data e luogo di nascita, città di residenza, codice fiscale, luogo di domicilio a Cogne e luogo di preferenza del prelievo fra Cogne, Gimillan e Epinel all’indirizzo mail comunecognecomunicazione@gmail.com” e si potranno così “presentare da giovedì 4 a sabato 6 giugno per il prelievo e per capire come la comunità tutta ha reagito a questo virus”.


(aggiornamento 8 giugno)

Nella giornata del 4 giugno i prelievi sono stati effettuati su 453 persone (297 a Cogne, 88 a Gimillan  e 68 ad Epinel), mentre nel secondo giorno il totale ha sfiorato le 800 unità, coinvolgendo, alla fine, secondo quando evidenziato dall’Amministrazione comunale, circa il settanta per cento della popolazione.

Fonti: pagina “Facebook” del Comune di Cogne, delibera n. 18 del 22/05/2020 del Consiglio Comunale di Cogne e determinazione n.44 del 29/05/2020 del Comune di Cogne

segui aostapodcast

aostapresse sul sito
aostapodcast su spotify
aostapodcast su Google Podcast
aostapodcast su Apple Podcast
aostapodcast su Anchor

Potrebbe essere interessante anche…

correlati

La Presidenza della Regione propone un emendamento al decreto-legge per i parametri sui colori: «non contate i turisti sotto il milione di residenti»

Per evitare di perdere la “zona bianca” e rischiare le chiusure provocate dai passaggi in zona gialla, arancione o gialla, in virtù dei piccoli numeri e della particolare situazione che caratterizza la Valle d’Aosta, la Presidenza della Regione ha proposto un emendamento al disegno di conversione in legge del decreto-legge numero 105 del 23 luglio scorso con le nuove “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”, entrato in vigore nel momento della sua firma e che dovrà essere approvato, come legge dello Stato, dal Parlamento, entro 60 giorni, vale a dire il 23 settembre.

Massimo Occhiena è il nuovo presidente della Commissione paritetica: «alto profilo, ma noi avevamo indicato Barbara Randazzo» lamenta Erik Lavevaz

Massimo Occhiena, 53 anni, originario di Torino, avvocato cassazionista e professore ordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Sassari, è stato eletto, nella prima riunione del nuovo organismo, come presidente della Commissione paritetica Stato – Valle d’Aosta, che definisce le norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Valle d’Aosta.

X