Il referendum sulla diminuzione del numero dei parlamentari fa scattare la “par condicio”. Il Comune di Aosta sospende i patrocini

Scritto da aostapresse

6 Febbraio 2020 - 17:50
Il simbolo del Comune di Aosta

A seguito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n.23 del 29 gennaio 2020 del decreto del Presidente della Repubblica con il quale è stato indetto, per il giorno di domenica 29 marzo 2020, il referendum popolare, ai sensi dell’articolo 138, secondo comma, della Costituzione, confermativo del testo della legge costituzionale concernente “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”, sono entrate in vigore le prescrizioni imposte alle Pubbliche Amministrazioni in materia di
comunicazione istituzionale nell’ambito più generale delle norme sulla “Par condicio”.

La materia è regolata dall’articolo 9, comma 1, della legge 22 febbraio 2000 n. 28: “Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione
di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”.
La definizione di comunicazione istituzionale è sancita dall’articolo 1, comma 4 della legge 7 giugno 2000 n. 150 secondo cui riveste carattere di “attività di informazione e comunicazione istituzionale” anche la “comunicazione esterna rivolta ai cittadini, alle collettività e ad altri enti attraverso ogni modalità tecnica ed organizzativa”.
Tale previsione configura, per estensione, anche la concessione di Patrocini da parte dell’Amministrazione come una violazione delle norme.
Pertanto, onde assicurare l’osservanza delle norme da parte dell’Ente – anche quale doveroso segnale di trasparenza, imparzialità e positiva interpretazione dello spirito delle leggi in materia di “Par condicio”, l’Amministrazione comunale non accoglierà domande di Patrocinio “fino alla chiusura delle operazioni di voto”, cioè sino al prossimo 29 marzo compreso.

Fonte: Ufficio stampa Comune di Aosta

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