Il “Savt” chiede certezze alle Istituzioni: «ancora nessuna erogazione dall’Inps, c’è il rischio di non avere più soldi per la spesa. Serve una task-force per la “fase 2″»

Scritto da aostapresse

14 Aprile 2020 - 10:30
Un particolare della sede del 'Savt'

“In questo momento in cui tante famiglie, tanti lavoratori dipendenti, diverse imprese e molti lavoratori autonomi vedono aumentare la preoccupazione per il loro futuro lavorativo ed economico, la chiarezza delle comunicazioni e degli intenti da parte delle Istituzioni e delle parti sociali risulta indispensabile”.

Lo chiede, in una nota diffusa nella mattinata di martedì 14 aprile, la Segreteria del sindacato “Savt – Syndacat autonome valdôtain des travailleurs”: “tutto il resto non serve a nulla – aggiunge – denunce, diverbi, annunci, il più delle volte fini a sé stessi, in questa fase non servono a poco. Al contrario, c’è anche il rischio che contribuiscano ad aumentare l’inevitabile tensione che già sta salendo tra i vari soggetti coinvolti nella fase produttiva. Come “Savt” abbiamo più volte lanciato l’appello per ricordare a tutti che in questo momento la cosa più urgente da fare è creare liquidità da iniettare tempestivamente a favore del tessuto economico, perché il forte rischio che si sta correndo è che le persone non riescano nemmeno ad avere i soldi per fare la spesa. In questo senso ci sono state date tante rassicurazioni, ma al momento poche sono le certezze”.

“Proprio per avere la chiarezza di cui parliamo – scrivono ancora il segretario generale Claudio Albertinelli con il vice Alessandro Pavoni, insieme a Felice Roux, Claudio Apparenza, Mauro Crétier, Stefano Enrietti, Piero Epiney ed Aldo Cottino – chiediamo all’Assessorato competente di fornire a tutti i componenti del Consiglio politiche del lavoro una data certa su quando l’Inps inizierà ad erogare i vari ammortizzatori sociali. Siamo stati rassicurati da parte dei tecnici competenti dell’Assessorato, che ringraziamo per il prezioso lavoro svolto, che le interlocuzioni con i vertici dell’Istituto sono continue e proficue”.

“A questo punto, però, bisogna avere certezze – insiste la segreteria del “Savt” – se fossero rispettati i tempi annunciati verrebbero meno tante polemiche sterili e tante inutili preoccupazioni. Al contrario bisognerebbe trovare immediatamente i dovuti correttivi. Per questo proponiamo che si valuti anche la possibilità di organizzare in tempi brevissimi una videoconferenza con il direttore della sede regionale Inps e i componenti del Consiglio politiche del lavoro, in modo tale che si possa avere tutti quanti le stesse informazioni e, speriamo, si possano rassicurare le persone”.

“L’altro ambito nel quale sono assolutamente necessarie chiarezza e certezze, oltre alla capacità di decidere e di fare in fretta – ribadisce il sindacato – è quello delle azioni di sostegno economico che si vogliono mettere in campo con leggi regionali. In questi giorni dovrebbe essere approvata la seconda legge in materia, per la quale abbiamo fatto avere osservazioni e richieste di modifica alla Commissione competente, che metterà in circolo nel tessuto economico/sociale valdostano 25 milioni di euro. Quello che ci preoccupa è che, se non si avrà la capacità di approvare in tempi rapidissimi le azioni strutturali necessarie per salvare le aziende e i lavoratori valdostani, i 25 milioni verranno bruciati velocemente, con il forte rischio che quasi non ci si accorga della loro immissione nell’economia valdostana”.

“E’ quindi fondamentale mettere mano in tempi rapidissimi alla legge che andrà ad immettere nel sistema economico valdostano i 120 milioni previsti dall’assestamento di bilancio – chiede Claudio Albertinelli con la segreteria – queste somme dovranno essere finalizzate ad azioni strutturali che garantiscano la tenuta e la ripresa del sistema imprenditoriale valdostano e di conseguenza la salvaguardia dell’occupazione dei lavoratori dipendenti. Non ci stuferemo mai di dire come, più che mai in questo momento, sia fondamentale capire che non c’è impresa senza lavoratore e non c’è lavoratore senza impresa”.

“Vista la difficoltà oggettiva di affrontare questo momento particolare e molto delicato e preso atto dello scollamento ormai evidente che esiste tra il Consiglio regionale e la Giunta – concludono dal “Savt” – che tra l’altro non appare nemmeno più così coesa al suo interno, riteniamo fondamentale che ci si avvalga anche di esperti in materia che ci possano aiutare e ci possano indicare la strada e le soluzioni migliori e più opportune per salvaguardare il nostro tessuto socio-economico. Il premier Giuseppe Conte ha messo in piedi una vera e propria task-force per affrontare la “fase 2″ della pandemia, non ci sarebbe nulla di male se anche noi ci avvalessimo di qualche supporto per cercare di fare le scelte migliori e che garantiscano risposte immediate. La partita è troppo delicata e non è possibile sbagliare le mosse. Nulla deve essere tralasciato e bisogna assolutamente mettere il bene della Valle d’Aosta e dei valdostani davanti a qualsiasi altra logica”.


Fonte: segreteria del “Savt – Syndacat autonome valdôtain des travailleurs”

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