La Polizia identifica l’autore di un tentativo d’incendio ai danni di uno studio legale, incastrato dalla videosorveglianza a Saint-Christophe

Scritto da aostapresse

1 Giugno 2020 - 13:10
La telecamera della videosorveglianza nella rotonda di Saint-Christophe

È stato individuato l’uomo, un sessantenne di Aosta, che nella mattina di sabato 17 maggio si è reso responsabile del danneggiamento ai danni di un noto studio legale a Saint-Christophe: “il soggetto aveva cosparso alcune porte di ingresso dello studio con una sostanza liquida infiammabile – spiega una nota della Questura di Aosta – risultata poi essere cherosene, innescando un piccolo incendio che fortunatamente non ha interessato i locali interni”.

“Gli investigatori della Squadra mobile hanno analizzato i filmati del sistema di videosorveglianza interno all’edificio ove ha sede lo studio – prosegue la nota, senza citare lo studio legale, che è quello degli avvocati Rosario Scalise e Paola Roullet – che riprendono il responsabile nel momento in cui appicca l’incendio, senza riuscire però a riconoscerne il volto, nascosto dalla mascherina chirurgica “anti-covid”. È stato pertanto necessario visionare i filmati estrapolati dalle numerose telecamere dislocate in diversi punti del comune di Saint-Christophe, per individuare un furgoncino che, dopo aver percorso la rotonda sita in località Meysettaz, si parcheggia nei pressi dell’edificio. Dall’autoveicolo si vede scendere un uomo, vestito con gli stessi abiti indossati dal responsabile dell’incendio, che dopo aver perlustrato il perimetro dell’edificio esce dal cono visivo delle telecamere per essere poi nuovamente “ripreso” alcuni minuti dopo, quando riprende il mezzo e si allontana dallo stabile”.

“Gli importanti elementi investigativi raccolti hanno permesso di eseguire una perquisizione a casa dell’uomo – conclude la nota della Questura – alla cui identità si è risaliti attraverso la verifica dell’intestatario della targa del mezzo, all’interno della quale gli operatori hanno rinvenuto proprio i capi di abbigliamento
indossati dall’autore del reato quella mattina. Il soggetto è stato pertanto deferito all’Autorità Giudiziaria”.

Fonte: Questura di Aosta

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