La Polizia postale segnala due e-mail truffaldine che sfruttano la psicosi del “coronavirus” per infettare i computer

Scritto da aostapresse

5 Marzo 2020 - 9:40
La mail truffaldina

La Polizia postale e delle comunicazioni del Piemonte e della Valle d’Aosta, in una nota diffusa martedì 3 marzo ha evidenziato che “questo Compartimento ha ricevuto dal “Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche”, una nota di allertamento circa alcune nuove minacce informatiche che sfruttano la tematica del “coronavirus”. In particolare sono stati segnalati due malware diffusi via e-mail attraverso campagne spam che potrebbero interessare anche le caselle di posta istituzionali inducendo in errore gli operatori”.

“Nel dettaglio – spiegano i poliziotti – il primo malware assume la forma di un file nominato “Corona VirusSafetyMeasures.pdf” che viene allegato alle e-mail spam. L’estensione è soltanto in apparenza .pdf, trattasi infatti di un file eseguibile .exe che avvia il download di contenuti spazzatura. Il secondo malware assume la forma di un file con allegato .doc in cui sono esposte alcune precauzioni per evitare il contagio a firma di tale dr.ssa Penelope Marchetti dell’Oms”.

Il Compartimento della Polizia postale e delle comunicazioni del Piemonte e della Valle d’Aosta “consiglia quindi di utilizzare estreme cautele sull’utilizzo delle caselle di posta elettronica, soprattutto quelle istituzionali, evitando in caso di e-mail sospette di cliccare sui link contenuti e di non aprire allegati anche se hanno l’aspetto di file .doc e .pdf, apparentemente legittimi”.

Fonte: Compartimento della Polizia postale e delle comunicazioni del Piemonte e della Valle d’Aosta

segui aostapodcast

aostapresse sul sito
aostapodcast su spotify
aostapodcast su Google Podcast
aostapodcast su Apple Podcast
aostapodcast su Anchor

Potrebbe essere interessante anche…

correlati

Una Land Rover Freelander 2 si ribalta nel centro di Aosta, dopo essersi scontrata con un’Alfa Romeo Giulietta

Uno spettacolare incidente, senza gravi conseguenze, si è verificato nella serata di domenica 8 agosto ad Aosta, nell’incrocio tra via Tourneuve, via Monte Solarolo e via Monte Pasubio: poco prima delle ore 19 una berlina “Alfa Romeo Giulietta jtdm” bianca del 2018 ed un suv “Land Rover Freelander 2 ed4s” nero del 2010 si sono scontrate, e quest’ultima ha avuto la peggio, finendo a ruote all’aria nella stretta via che collega piazza della Repubblica con corso Saint-Martin de Corléans.

La Corte dei conti evidenzia la «grave negligenza e trascuratezza» nella gestione della crisi del Casinò da parte del Consiglio Valle del 2014

Nelle 109 pagine della sentenza che conferma condanne ed assoluzioni, pur riducendole per l’aumento di capitale da sessanta milioni di euro alla Casino de la Vallée, deliberato dal Consiglio Valle il 23 ottobre 2014, la terza sezione giurisdizionale centrale d’Appello della Corte dei conti, ha confermato, fondamentalmente, le tesi della Procura contabile di Aosta, che in fase di appello, aveva chiesto risarcimenti più consistenti, dagli oltre quattordici milioni di euro da parte di Aurelio Marguerettaz, attuale consigliere regionale, ai quasi tredici milioni di euro per l’ex presidente della Regione Augusto Rollandin, anche lui rieletto in Consiglio Valle.

La Corte dei Conti abbassa sensibilmente i risarcimenti chiesti per i finanziamenti al Casinò, confermando condanne ed assoluzioni

Scende da trenta a sedici milioni il risarcimento complessivo chiesto dalla Corte dei Conti ai diciotto tra consiglieri ed ex consiglieri regionali che, tra il 2012 ed 2015 avevano approvato il finanziamento di 139.965.096,56 euro al Casino de la Vallée di Saint-Vincent: la terza sezione giurisdizionale centrale d’Appello della Corte dei conti, nella sentenza pubblicata venerdì 30 luglio, ha confermato, decurtando i relativi risarcimenti, tutte le condanne di primo grado, comprese le assoluzioni.

X