La Protezione civile valdostana lamenta la scarsità di forniture di “dpi” da parte del Coordinamento nazionale: chiesti un milione di guanti, ne sono arrivati tremila

Scritto da aostapresse

13 Marzo 2020 - 20:15
Una mascherina chirurgica

Nella consueta conferenza stampa del presidente della Regione, degli assessori regionali e del Gruppo di coordinamento regionale istituto dalla Protezione civile per la gestione sul territorio regionale del “covid-19” di venerdì 13 marzo 2020 è stato tracciato il percorso, anche temporale dell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuale (“dpi”) e della loro distribuzione in Valle d’Aosta.

In una nota della Presidenza della Regione, viene rimarcato che “sin dal 7 febbraio 2020, il Gruppo di coordinamento regionale istituto dalla Protezione civile per la gestione sul territorio regionale del “covid-19” ha richiesto al Coordinamento dell’emergenza nazionale per il tramite della Commissione speciale di Protezione civile, 40mila mascherine “FFP2”, 20mila mascherine “FFP3”, 500mila mascherine chirurgiche, un milione guanti in nitrile, 500mila guanti in vinile, 500mila guanti in lattice, 20mila litri di detergente per le mani, 35mila litri di detergente igienizzante, 50mila litri di soluzione idroalcolica, tremila dispenser a muro con detergente igienizzante, 40mila camici impermeabili “dpi” di terza categoria, 50mila camici impermeabili da destinare al personale medico, un modulo di isolamento, dodici apparati di monitoraggio, dodici apparati di ventilazione invasiva, dodici apparati di ventilazione non invasiva, 160 caschi “CPAP” per la ventilazione, cento caschi “NIV” per l’ossigenazione, due centraline di monitoraggio per attivazione posti letto e cinquanta flussimetri per attivazione posti letto.
Venerdì 13 marzo il Coordinamento dell’emergenza nazionale ha fornito alla Protezione civile della Valle d’Aosta 22mila 100 mascherine “FFP2” (la metà di quelle richiesta e nessuna del modello “FFP3”, che garantisce la protezione massima, n.d.r.), 14mila mascherine chirurgiche (meno del tre per cento richiesto, n.d.r.), cinquemila guanti in lattice (l’uno per cento della richiesta, n.d.r.); tremila guanti in vinile (meno dell’uno per cento della richiesta, n.d.r.) e tremila guanti in nitrile (lo 0,3 per cento della richiesta, n.d.r.). La Protezione civile della Valle d’Aosta ha inoltre acquisito presso i punti di vendita autorizzati presenti sul territorio regionale, 970 camici idrorepellenti e impermeabili, mentre l’Assessorato alla sanità, salute e politiche sociali ha reperito presso l’Istituto zooprofilattico Piemonte – Valle d’Aosta – Liguria e presso l’associazione “Anaborava” ulteriori mille camici con le stesse caratteristiche”.

“Sino ad oggi – continua la nota – la Protezione civile della Valle d’Aosta ha consegnato all’Azienda Usl della Valle d’Aosta novemila 250 mascherine “FFP2”, cinquemila mascherine chirurgiche e 1.970 camici idrorepellenti ed impermeabili, ed agli Enti locali, al volontariato di Protezione civile, alla Croce Rossa Italiana sezione Valle d’Aosta e al Corpo Forestale valdostano un totale di tremila 600 mascherine “FFP2″ ed una prima fornitura di guanti. L’Azienda Usl della Valle d’Aosta, con un investimento di circa 130mila euro, ha acquistato materiale per il laboratorio analisi dei tamponi, operativo da domenica 15 marzo, ed attrezzature per la terapia intensiva. L’Azienda sta, inoltre, provvedendo alla fornitura di apparati di ventilazione mediante noleggio. A partire dalla prossima settimana sarà avviato un progetto di assistenza psicologica per rispondere alle esigenze della popolazione e degli operatori sanitari”.

“Infine, è stato rivolto un appello alle assistenti personali, meglio conosciute come “badanti”, operanti sul territorio della Valle d’Aosta – conclude la nota – coscienti del lavoro di estrema importanza che le badanti svolgono, tanto più in questo momento di particolare emergenza, si chiede per la loro personale incolumità e per quella delle persone che assistono, che dal punto di vista sanitario appartengono alla fascia delle persone più a rischio e più vulnerabili, di attenersi scrupolosamente alle indicazioni del DPCM emanato”.

Fonte: Ufficio stampa Regione autonoma Valle d’Aosta

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