Le regole della “fase 2” annunciate da Conte: possibile visitare parenti e giocare nei parchi. Allenamenti per gli sportivi ed in 15 ai funerali

Scritto da aostapresse

26 Aprile 2020 - 21:30
Giuseppe Conte prima della conferenza stampa del 26 aprile

Il presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha annunciato in conferenza stampa, convocata per le ore 20.20 di domenica 26 aprile le misure per il contenimento dell’emergenza “covid-19” nella cosiddetta “fase due”.

«Grazie ai sacrifici fin qui fatti stiamo riuscendo a contenere la diffusione della pandemia e questo è un grande risultato se consideriamo che nella fase più acuta addirittura ci sono stati dei momenti in cui l’epidemia sembrava sfuggire a ogni controllo. Avete manifestato tutti forza, coraggio, senso di responsabilità, di comunità. Adesso inizia per tutti la fase di convivenza con il virus e dobbiamo essere consapevoli che in questa nuova fase, la “fase due”, la curva del contagio potrà risalire in alcune aree del Paese. Dobbiamo dircelo chiaramente, questo rischio c’è. Nella “fase due” quindi sarà ancora più importante mantenere le distanze di sicurezza» ha dichiarato il presidente Conte, sottolineando come sia importante che la distanza sociale sia mantenuta anche in ambito familiare.

Oltre alla distanza sociale sarà importante, in questa seconda fase, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale. Proprio su questo fronte, il presidente ha annunciato la firma da parte del commissario Domenico Arcuri dell’ordinanza che fissa ad un massimo di 50 centesimi il prezzo delle cosiddette mascherine “chirurgiche”. Giuseppe Conte ha quindi illustrato le novità introdotte dal nuovo decreto per il contenimento del contagio da “covid-19” e che avranno valenza dal 4 maggio e per le successive due settimane.

Per quanto riguarda gli spostamenti, questi saranno possibili all’interno di una stessa Regione per motivi di lavoro, di salute, necessità o visita ai parenti; gli spostamenti fuori Regione saranno invece consentiti per motivi di lavoro, di salute, di urgenza e per il rientro presso propria abitazione. Obbligatorio l’utilizzo delle mascherine sui mezzi pubblici.
Sarà consentito l’accesso ai parchi pubblici rispettando la distanza e regolando gli ingressi alle aree gioco per bambini, fermo restando la possibilità da parte dei sindaci di precludere l’ingresso qualora non sia possibile far rispettare le norme di sicurezza.

Per quanto riguarda le cerimonie religiose, saranno consentiti i funerali, cui potranno partecipare i parenti di primo e secondo grado per un massimo 15 persone. Inoltre, già nei prossimi giorni si studierà un protocollo che consenta quanto prima la partecipazione dei fedeli alle celebrazioni liturgiche in condizioni di massima sicurezza.

Previste regole più stringenti per chi ha febbre sopra i 37.5 gradi e sintomatologie respiratoria: obbligo di restare a casa e avvertire il proprio medico. Per quanto riguarda le attività di ristorazione, oltre alla consegna a domicilio, sarà consentito il ritiro del pasto da consumare a casa o in ufficio. A partire dal 4 maggio potranno quindi riprendere le attività manifatturiere, di costruzioni, di intermediazione immobiliare e il commercio all’ingrosso. Per queste categorie, già a partire dal 27 aprile sarà possibile procedere con tutte quelle operazioni propedeutiche alla riapertura come la sanificazione degli ambienti e per la sicurezza dei lavoratori . Per consentire una graduale ripresa delle attività sportive, a partire dal 4 maggio saranno consentite le sessioni di allenamento a porte chiuse degli atleti di sport individuali.

Per quanto riguarda il sostegno a famiglie, lavoratori e imprese, il presidente Conte ha ricordato che tra gennaio e marzo l’Inps ha accolto 109.000 domande in più di reddito e pensione di cittadinanza, 78.000 domande per il bonus baby-sitting e 273.000 per quanto riguarda i congedi straordinari per le famiglie. Inoltre, al momento, sono stati liquidati quasi 3,5 milioni di richieste per il bonus da 600 euro per autonomi, professionisti, “co.co.co.”, agricoli e lavoratori dello spettacolo, per un totale di 11 milioni di domande calcolando anche quelle per la cassa integrazione.

«Alcuni attendono ancora. Ci sono dei ritardi e di questi ritardi mi scuso personalmente», ha sottolineato il presidente che ha poi annunciato che il Governo sta lavorando ad un nuovo decreto che metterà in campo ulteriori 55 miliardi.

Il dpcm del 26 aprile 2020

L’ordinanza sul prezzo delle mascherine

Fonte: Ufficio stampa Presidenza del Consiglio dei Ministri

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