Ritardato di una settimana il richiamo del vaccino contro il covid-19 per gli “over 80”: «rallentamento dovuto alla mancanza di vaccini» evidenzia l’Usl

Scritto da aostapresse

2 Aprile 2021 - 13:40
La 'sala vaccinazione' all'interno del 'Palaindoor' di Aosta

Venerdì 2 aprile è stata superata la prima vaccinazione anti “covid-19” per la metà dei residenti valdostani “over 80” (tra gli 80 e gli 89 anni). Lo annuncia l’Azienda Usl della Valle d’Aosta, che indica la percentuale del 55 per cento, con 5.366 vaccinati su 9.692, mentre coloro i quali hanno ricevuto anche la seconda dose, il cosiddetto “richiamo”, (che si effettua a distanza di almeno 21 giorni dalla prima) sono 2.669, il 27,5 per cento.

“In termini percentuali, dunque, emerge un rallentamento rispetto ad altre Regioni italiane – sottolinea l’Azienda sanitaria valdostana – se nell’ultima decade del mese di marzo la Valle d’Aosta si poneva, per la vaccinazione di questa specifica fascia di età, tra le Regioni più virtuose, oggi esprime l’evidenza di un certo rallentamento, dovuto alla mancanza di vaccini. La temporanea, minore disponibilità di dosi di “Pfizer BioNTech” e “Moderna” ha reso necessario spostare la seconda inoculazione da 21 a 28 giorni. Questo è il motivo per cui Regioni che hanno maggiore disponibilità possono raggiungere percentuali di copertura maggiori, nel brevissimo periodo. Nel periodo dal 2 al 8 aprile è prevista la seconda dose a 583 persone, portando così la percentuale dei soggetti “over 80″ che avranno completato la copertura vaccinale al 33,55 per cento”.

«Abbiamo stabilito di spostare il termine per la seconda dose da 21 a 28 giorni con l’obiettivo di somministrare la prima dose a quante più persone possibile, nella fascia di età tra 80 ed 89 anni – aggiunge Angelo Pescarmona, direttore generale dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta – queste persone sono state individuate in base ad una specifica classificazione per “cluster” finalizzata alla selezione dei soggetti in condizione di fragilità, dunque in situazione maggiormente a rischio».

L’Usl precisa quindi che “nella fascia compresa tra gli 80 e 89 anni di età, entro il 29 aprile saranno prenotati per la prima dose il 99,5 per cento dei soggetti, su un totale di 7.878 persone” mentre “per quanto riguarda gli “over 90″, risulta prenotata o già effettuata la prima dose per il 97 per cento dei soggetti, su un totale di 1.814”.

Nella mattinata di venerdì 2 aprile, il corriere di “Poste Italiane” ha consegnato all’ospedale “Parini” di Aosta mille dosi del vaccino “Moderna” mentre sabato 3 ne saranno consegnate 2.700 del vaccino “AstraZeneca”: «alcuni mezzi speciali, attrezzati con celle frigorifere – si legge in una nota della Poste – hanno preso in carico i vaccini “Moderna” a Chiavari e hanno proseguito il loro viaggio, sempre grazie ai mezzi di “Sda”, per raggiungere le loro destinazioni finali presso le farmacie ospedaliere di Cambiano, Rivoli e Ivrea e all’ospedale “San Giovanni Bosco” di Torino, per poi concludere la consegna ad Aosta. In totale il corriere “Sda”, in collaborazione con l’Esercito Italiano, sta consegnando in Italia 501.600 dosi di “Moderna” e 1.346.400 di “AstraZeneca”».

Fonte: Ufficio stampa Azienda Usl della Valle d’Aosta e Ufficio stampa di Poste Italiane

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