Saltano le celebrazioni della Settimana Santa, ridotte al minimo. Rinviate anche cresime, comunioni, battesimi e matrimoni

Scritto da aostapresse

29 Marzo 2020 - 14:30
La Messa del Giovedì Santo del 2019

In una circolare inviata ai sacerdoti nella giornata di giovedì 26 marzo, il vescovo della diocesi di Aosta, monsignor Franco Lovignana, specifica che “il 25 marzo è uscito il decreto della Congregazione per il Culto divino che disciplina le celebrazioni della Settimana Santa, con disposizioni specifiche per i Paesi colpiti dall’emergenza sanitaria. Dopo aver chiarito che, nonostante la pandemia, la data della Pasqua non può essere rinviata, il decreto indica i criteri con cui celebrarla. Alla luce delle misure restrittive in atto, che riguardano gli assembramenti e i movimenti delle persone, stabilisce che i vescovi e i presbiteri celebrino i riti della Settimana Santa senza concorso di popolo. Nelle Chiese parrocchiali è ammesso un ministro per l’assistenza liturgica, nel rispetto rigoroso delle misure sanitarie, a partire dalla distanza fisica”.

“La presente circolare riprende ed applica alla nostra diocesi le indicazioni della Santa Sede alla luce dei successivi Orientamenti offerti dalla Presidenza della “Cei” il 25 marzo 2020 – si legge ancora – i  fedeli sono invitati a unirsi alla preghiera nelle proprie abitazioni, anche grazie alla trasmissione in diretta dei vari momenti celebrativi e alla valorizzazione di sussidi curati per la preghiera familiare e personale.
I media della “Cei”, a partire da “Tv2000” e dal circuito radiofonico “InBlu”, copriranno tutte le celebrazioni presiedute dal Santo Padre e questo sito offre diversi sussidi per la preghiera personale e in famiglia durante la Settimana Santa. A livello diocesano uscirà un sussidio preparato dall’Azione cattolica e pubblicato sul “Corriere della Valle” di giovedì 2 aprile 2020 e sul sito della diocesi. Sul medesimo sito saranno pubblicati anche altri sussidi, in particolare per i ragazzi del catechismo.
“Radio Proposta inBlu” trasmetterà in diretta radiofonica e in streaming le celebrazioni da me presiedute, a porte chiuse, in Cattedrale:
Domenica delle Palme, Santa Messa, ore 10; Giovedì santo, Messa nella Cena del Signore, ore 18; Venerdì santo, Passione del Signore, ore 18; Sabato santo, Veglia pasquale, ore 21; Domenica di Pasqua, Santa Messa, ore 10″.

Per quanto riguarda le indicazione specifiche per la la Settimana Santa, nella Domenica delle Palme, prevista per il 5 aprile prossimo “si ometterà la benedizione dei rami di ulivo o di palma” e la “Messa crismale viene trasferita a data da destinarsi. Sarà il Consiglio episcopale permanente della “Cei” a dare, a suo tempo, un orientamento comune per tutta l’Italia”.
Giovedì Santo, il 9 aprile “in via straordinaria tutti i presbiteri hanno la facoltà di celebrare la Messa nella Cena del Signore senza concorso di popolo. Nella Cattedrale e nelle Chiese parrocchiali vengono comunque omesse la lavanda dei piedi e la processione al termine della celebrazione. Il Santissimo viene riposto normalmente nel Tabernacolo ordinario”.
Venerdì Santo, 10 aprile “l’adorazione della croce si compia con la genuflessione da parte del solo celebrante” ed “ogni altra celebrazione pubblica di pietà popolare, compresa la Via Crucis, è sospesa”.
La Veglia pasquale, che  si tiene dopo il tramonto del Sabato santo e prima dell’alba della domenica di Pasqua “può essere celebrata solo nelle Chiese cattedrali e parrocchiali. Si omette l’accensione del fuoco, si accende il cero e, omessa la processione, si esegue l’Annunzio pasquale” ed anche per la Messa di Pasqua, il 12 aprile “la celebrazione dell’Eucaristia nel giorno di Pasqua avviene senza concorso di popolo”.

Il vescovo ha annunciato che le confessioni pasquali “in questa particolare situazione sono sospese. E’ bene ricordare ai fedeli attraverso il sito della parrocchia o in altro modo quanto tutti abbiamo imparato al Catechismo: in caso di estrema necessità l’atto di dolore perfetto, accompagnato dall’intenzione di ricevere il sacramento della Penitenza, da se stesso comporta immediatamente la riconciliazione con Dio. Se si verifica l’impossibilità di accostarsi al sacramento della Penitenza, anche il solo desiderio di ricevere a suo tempo l’assoluzione sacramentale, accompagnata da una preghiera di pentimento (il “Confesso a Dio onnipotente”, l'”Atto di dolore”, l’invocazione “Agnello di Dio che togli i peccati del mondo abbi pietà di me”) comporta il perdono dei peccati, anche gravi, commessi”.

Inoltre “per proteggere i malati e gli anziani che sono nelle loro case, sono sospese le visite e le comunioni che normalmente ogni parrocchia propone in questo tempo” ricorda monsignor Lovignana, così come “i battesimi dei bambini vengono rinviati a quando sarà possibile” ed anche le Prime comunioni, Cresime e prime Confessioni. Non siano per ora fissate nuove date”.
Sospesi anche i matrimoni “nel frattempo si può ipotizzare con gli sposi una nuova data – suggerisce il vescovo – ovviamente condizionata all’evolversi della situazione”.

Per quanto riguarda i funerali viene ribadita la validità delle norme emanate l’8 marzo scorso: “i funerali religiosi si svolgano in forma privata accogliendo direttamente in cimitero il feretro accompagnato dai parenti più stretti. Al cimitero si svolgano le preghiere e i riti previsti dal Rituale per la tumulazione del defunto. La Messa esequiale viene rimandata a quando cesseranno le restrizioni attualmente in vigore”.
“Per i defunti di Parrocchie extra-cittadine che però dall’ospedale vengono portati direttamente al cimitero di Aosta per la cremazione – spiega ancora il vescovo di Aosta – è possibile che le famiglie, anche se impossibilitate ad essere presenti, o le Pompe funebri chiedano la presenza di un sacerdote per la benedizione della salma davanti al cimitero. Sono disponibili le Parrocchie di Saint-Martin e di Sant’Orso. Sarebbe bene che questa possibilità fosse fatta conoscere alle famiglie ed alle Pompe funebri sul territorio. Ovviamente il parroco proprio sarà presente per una benedizione quando le ceneri giungeranno al cimitero del Comune e poi per le Messe di rito quando nuovamente possibili. Anche se molti già lo fanno, chiedo ai parroci di applicare sempre una Messa per i defunti o per i defunti della settimana in attesa della Messa esequiale. Anch’io lo sto facendo”.

“Chiedo alla Vergine Maria, Regina della Valle d’Aosta, a San Grato e a Sant’Orso, nostri Patroni – conclude la circolare di monsignor Franco Lovignana – di intercedere perché il Signore stenda la Sua mano misericordiosa e ci liberi dal contagio e ridoni speranza e salute a tutti”.

Fonte: diocesi di Aosta

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