Trenta professionisti dell’Azienda Usl ribadiscono l’inutilità della nomina di un commissario straordinario per l’emergenza “coronavirus”

Scritto da aostapresse

10 Aprile 2020 - 17:04
L'ospedale 'Parini' di Aosta, con il piazzale occupato dalle ambulanze

In relazione alle recenti proposte politiche di nominare un commissario straordinario regionale che si occupi del coordinamento dell’emergenza, trenta coordinatori e responsabili professionali delle professioni sanitarie (infermieri, ostetriche, tecnici sanitari, riabilitatori, tecnici della prevenzione) e degli operatori di supporto dell’Azienda Usl della Valle d’Aosta esprimono le seguenti considerazioni.

“Le professioni sanitarie nel loro insieme, con il personale di supporto – inizia la lettera aperta – sono riuscite finora a far fronte all’emergenza, con un elevato grado di professionalità, dedizione e umanità, dimostrando capacità assistenziali e organizzative non indifferenti, oltre che una notevole disponibilità e flessibilità nell’accettare, progettare e gestire i notevoli cambiamenti che sono stati finora realizzati in tutti i settori coinvolti dall’emergenza. Gli attuali livelli di autorità e responsabilità, nonché degli organismi direzionali e amministrativi, le professionalità mediche e sanitarie operanti nell’emergenza, hanno fronteggiato la fase più acuta della crisi, mettendo in atto processi organizzativi, clinici e assistenziali che hanno consentito finora di offrire quanto di meglio si possa alla popolazione assistita”.

“I problemi affrontati quotidianamente, peraltro comuni al resto del Paese – si legge ancora – riferibili essenzialmente all’approvvigionamento di materiali e attrezzature, al soddisfacimento delle dotazioni organiche del personale assistenziale, allo snellimento di alcuni processi organizzativi, possono essere adeguatamente fronteggiati con le “normali” strutture amministrative, tecniche, sanitarie e con la “linea di comando” aziendale, che finora hanno operato sinergicamente per fronteggiare l’emergenza. La figura del commissario straordinario in generale è utile all’inizio di un’emergenza, quando si ritiene che la
Politica o la Direzione aziendale non abbiano gli strumenti necessari per affrontarla, oppure quando la burocrazia è troppo lenta ed il commissario può derogarla in virtù dei suoi poteri speciali”.

“Pensare oggi ad un commissario straordinario pare essere un po’ tardivo – aggiungono i trenta coordinatori e responsabili – perché il sistema sanitario, dopo più di un mese, ha già proceduto ad un’auto-riorganizzazione, riconvertendosi con un enorme sforzo da parte di tutte le sue componenti amministrative, organizzative e sanitarie, e ha messo in atto quanto necessario per far fronte alle necessità dei cittadini e all’inaspettata sfida sanitaria. Il commissario straordinario per l’emergenza sanitaria può essere utile quando le dimensioni territoriali (geograficamente parlando) e l’articolazione del servizio sanitario (per numerosità di strutture, di servizi) sono altamente complessi. La Valle d’Aosta, rispetto ad altre realtà regionali, non presenta tali caratteristiche”.

“Per tutti i motivi sopra esposti e allo stato attuale delle cose – conclude la lettera – i firmatari della presente ritengono di poter affermare che la presenza di una sovrastruttura, come potrebbe essere quella di un commissario, rischierebbe di generare confusione di competenze e rallentamenti decisionali, in un momento in cui tutto cambia molto velocemente ed è necessario garantire risposte immediate”.

La lettera, la seconda del genere dopo quella dei primari e dirigenti dell’ospedale “Parini”, è firmata da Paola Ascolese (coordinatrice infermiera della struttura di oncologia e nefrologia), Manuela Balestrieri (coordinatrice infermiera della struttura di pediatria e neonatologia), Andrea Berno (responsabile professionale e tecnico della prevenzione), Enrica Bessone (coordinatrice infermiera della struttura di urologia), Elena Borin (infermiera del dipartimento di emergenza, rianimazione e anestesia), Romina Campagnol (coordinatrice infermiera della struttura di emergenza territoriale), Giuseppe Cerni (tecnico sanitario di radiologia medica del dipartimento diagnostica per immagini), Monica Cognari (coordinatrice infermiera della struttura di neurologia), Bruna Dagnes (infermiera del dipartimento delle discipline mediche), Paolo David (tecnico sanitario di laboratorio biomedico del dipartimento di patologia clinica), Federica Duò (infermiera dell’area territoriale), Ketty Fasciolo (infermiera del dipartimento materno infantile), Deborah Ferrari (coordinatrice infermiera del reparto di otorinolaringoiatria della struttura di chirurgia toracica), Adriano Gorraz (infermiere della direzione medica di presidio), Paola Griso (coordinatrice tecnica sanitaria di radiologia della struttura di medicina nucleare), Beatrice Iori (coordinatrice infermiera della struttura di cardiologia ed unità di terapia intensiva coronarica), Nives Magri (coordinatrice infermiera del distretto 2), Fabrizio Mastroianni (coordinatore infermiere della struttura di medicina e chirurgia d’accettazione e d’urgenza del Pronto soccorso), Marleine Mauris (coordinatrice infermiera della struttura di ortopedia e traumatologia), Anna Melli (infermiera del dipartimento delle chirurgie), Wilma Merlo (coordinatrice ostetrica della struttura di ostetricia e ginecologia), Maria Concetta Mezzatesta (infermiera del dipartimento di salute mentale), Sabrina Pangallo (coordinatrice infermiera della struttura di medicina), Michela Perrod (coordinatrice fisioterapista della struttura di recupero e rieducazione funzionale), Claudia Philippot (coordinatrice tecnica sanitaria di laboratorio della struttura centro trasfusionale), Laura Plati (infermiera dirigente delle professioni sanitarie del servizio infermieristico, tecnico, riabilitativo, della prevenzione e della professione ostetrica aziendale), Pierina Raso (coordinatrice tecnica sanitaria di radiologia della struttura di radioterapia e fisica sanitaria), Barbara Regis (coordinatrice tecnica sanitaria di laboratorio della struttura di anatomia patologica), Claudia Soudaz (coordinatrice infermieristica dei distretti 3 e 4), Simona Toux (coordinatrice ostetrica dell’area territoriale) ed Enrico Ventrella (coordinatore assistente sanitario dell’area territoriale).

Fonte: Ufficio stampa Azienda Usl della Valle d’Aosta

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