Il botta e risposta tra Simone Perron e Chiara Minelli sui documenti riservati di CVA

Simone Perron e Chiara Minelli
Simone Perron e Chiara Minelli

Tra Simone Perron, consigliere regionale della Lega Vallée d’Aoste, e Chiara Minelli, consigliera del Progetto Civico Progressista (PCP), è in corso un acceso confronto politico riguardante la gestione della Compagnia Valdostana delle Acque (CVA), la principale società energetica della regione.

Le accuse di Perron

Il 28 maggio 2025, Simone Perron ha sollecitato Chiara Minelli a rivelare la fonte delle sue segnalazioni riguardanti presunte irregolarità all’interno di CVA Eos, una controllata del gruppo CVA. Perron ha insinuato che Minelli potrebbe aver avuto accesso a documenti riservati, suggerendo un possibile collegamento tra le sue dichiarazioni e la diffusione non autorizzata di verbali aziendali. Ha inoltre criticato Minelli per presunte contraddizioni e per un atteggiamento che, a suo dire, alimenterebbe confusione e sospetti infondati.

La replica di Minelli

Chiara Minelli ha respinto le accuse, affermando di aver sempre agito nel rispetto delle procedure istituzionali e di non aver violato alcun obbligo di riservatezza. Ha sottolineato che le sue richieste di trasparenza e controllo su CVA risalgono all’autunno del 2022 e che le sue azioni mirano a garantire una gestione trasparente della società, senza intenti polemici o strumentali.

 

La controversia si inserisce in un dibattito più ampio sulla governance di CVA. Recentemente, la società ha accusato Minelli di aver violato obblighi di riservatezza, mentre la consigliera ha denunciato toni intimidatori da parte dei vertici aziendali. La Lega, dal canto suo, ha espresso preoccupazioni per possibili fughe di notizie e ha evocato il rischio di spionaggio industriale.
In sintesi, il confronto tra Perron e Minelli riflette tensioni politiche e istituzionali sulla gestione delle partecipate regionali, evidenziando la necessità di un equilibrio tra trasparenza, riservatezza e responsabilità politica.