Il Consiglio Valle licenzia le misure a sostegno regionali per lavoratori stagionali a tempo determinato, con indennità tra 1.000 e 1.500 euro

Scritto da aostapresse

24 Marzo 2021 - 12:30
Alcuni lavoratori stagionali durante la manifestazione del 18 febbraio

Mercoledì 24 marzo il Consiglio Valle ha approvato all’unanimità il disegno di legge presentato dalla Giunta regionale il 10 marzo che contiene misure a sostegno dei lavoratori dipendenti a tempo determinato, anche stagionali, che hanno cessato di beneficiare della nuova prestazione di assicurazione sociale per l’impiego (Naspi).

Il provvedimento, iscritto in Aula in via d’urgenza, riconosce un’indennità forfetaria a favore dei lavoratori dipendenti a tempo determinato, compresi gli stagionali, che a causa del perdurare della pandemia da “covid-19”, hanno perso il lavoro e hanno cessato di beneficiare della Naspi. L’importo è differenziato in base alla data della cessazione: è infatti prevista un’indennità di 1.500 euro se i giorni consecutivi di mancata percezione della Naspi sono superiori a sessanta, mentre è di mille euro se sono pari o inferiori a sessanta. Sul testo sono stati approvati tre emendamenti proposti dall’assessore regionale allo sviluppo economico, Luigi Bertschy, di cui uno prevede di estendere un beneficio di mille euro ai lavoratori che, assunti tra il 1° febbraio e il 28 febbraio 2021, in vista del prospettato riavvio delle attività economiche, come quelle sciistiche, abbiano cessato il lavoro a seguito delle misure restrittive che hanno impattato su tali attività e che non percepiscono la Naspi.

«Non è certamente un provvedimento risolutivo – ha sottolineato il presidente della quarta Commissione, Giulio Grosjacques, consigliere regionale dell’Union Valdôtaine, relatore dell’iniziativa – ma è sicuramente un aiuto per diverse centinaia di persone che sono state colpite in modo molto pesante dagli effetti di una pandemia che, nonostante tutte le misure messe in campo in questo ultimo anno e l’avvio di una massiccia campagna di vaccinazione, è ancora molto presente nella nostra piccola comunità. È una legge messa in campo in tempi molto brevi che si pone l’obiettivo di mettere a disposizione le risorse ai beneficiari in tempi altrettanto brevi affinché la risposta a queste famiglie, molte delle quali ormai in situazioni di grave disagio economico e sociale, possa contribuire almeno in parte a sostenere il peso della crisi».

«Questo disegno di legge – ha proseguito Grosjacques – va considerato soltanto come il primo di una serie di provvedimenti legislativi che dovranno essere approvati da quest’Aula in tempi altrettanto rapidi in favore dei settori della nostra economia che sono ormai allo stremo, con una particolare attenzione ai settori turistico-ricettivo, commerciale, della ristorazione, degli impianti a fune e a tutte le professioni ad esso collegate. Il nostro impegno diventa ancora più stringente in considerazione delle misure poco efficaci previste dal decreto legge nazionale di sostegno alle imprese e all’economia, dove ad esempio mancano le misure di sostegno alla liquidità delle imprese, sulle quali invece il Consiglio regionale dovrà prestare grande attenzione. Dobbiamo creare le condizioni, attraverso le risorse che saranno rese disponibili dalla nostra legge di assestamento, per far ripartire in fretta e bene l’economia della nostra regione. Dovremo lavorare tutti insieme: politica, categorie imprenditoriali, organizzazioni sindacali, ognuno dovrà fare in modo serio e responsabile la propria parte per restituire alle nostre aziende e ai nostri cittadini quella serenità, sia dal punto di vista sanitario che economico, che manca ormai da troppo tempo».

«Viviamo tutti con apprensione la grave crisi – ha aggiunto l’assessore Luigi Bertschy – l’approccio con il quale abbiamo costruito questa prima risposta è lo stesso con il quale si sta cercando di costruire il prossimo intervento legislativo: collaborazione e concretezza. La Valle d’Aosta deve agire nell’alveo di un sistema che è tutt’altro che semplificato: stiamo quindi già lavorando alla piattaforma informatica e alle delibere applicative in vista di dare immediata risposta alle persone che potranno ottenere gli indennizzi previsti dalla legge. Sappiamo comunque tutti quanto sia complesso lavorare a livello amministrativo e organizzativo in questo momento e banalizzare troppo questi temi non è serio, perché bisogna cercare di essere corretti e trasparenti nei confronti dei cittadini. Partiamo con questo provvedimento e ne stiamo studiando altri: attenzione all’occupazione, ristori alle imprese e azioni per lo sviluppo saranno le nostre priorità. Dovremo ottimizzare al meglio le risorse per offrire soluzioni concrete, lavorando con tutto il pragmatismo possibile, facendo sacrifici politici, evitando di spendere denaro per opere che non sono prioritarie e traguardando gli impegni nazionali con un occhio agli investimenti per creare lavoro e sicurezze sociali. Rispetto a questa legge, la necessità sarà di capire se abbiamo dato una risposta a tutti coloro che si trovano in questa difficile situazione: se così non sarà, con i prossimi interventi cercheremo di migliorare ancora il provvedimento».

Fonte: Ufficio stampa Consiglio regionale della Valle d’Aosta

segui aostapodcast

aostapresse sul sito
aostapodcast su spotify
aostapodcast su Google Podcast
aostapodcast su Apple Podcast
aostapodcast su Anchor

Potrebbe essere interessante anche…

correlati

La Presidenza della Regione propone un emendamento al decreto-legge per i parametri sui colori: «non contate i turisti sotto il milione di residenti»

Per evitare di perdere la “zona bianca” e rischiare le chiusure provocate dai passaggi in zona gialla, arancione o gialla, in virtù dei piccoli numeri e della particolare situazione che caratterizza la Valle d’Aosta, la Presidenza della Regione ha proposto un emendamento al disegno di conversione in legge del decreto-legge numero 105 del 23 luglio scorso con le nuove “Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da covid-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche”, entrato in vigore nel momento della sua firma e che dovrà essere approvato, come legge dello Stato, dal Parlamento, entro 60 giorni, vale a dire il 23 settembre.

Massimo Occhiena è il nuovo presidente della Commissione paritetica: «alto profilo, ma noi avevamo indicato Barbara Randazzo» lamenta Erik Lavevaz

Massimo Occhiena, 53 anni, originario di Torino, avvocato cassazionista e professore ordinario di Diritto amministrativo nell’Università di Sassari, è stato eletto, nella prima riunione del nuovo organismo, come presidente della Commissione paritetica Stato – Valle d’Aosta, che definisce le norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione autonoma Valle d’Aosta.

X