Lsd: superate le 14mila vaccinazioni. Chiesta la liberalizzazione dei formaggi

Veterinari in una stalla durante la vaccinazione contro la Lsd
Veterinari in una stalla durante la vaccinazione contro la Lsd

La campagna vaccinale obbligatoria contro la Dermatite nodulare bovina (Lsd) in Valle d’Aosta corre: in undici giorni, con in mezzo Ferragosto, sono stati vaccinati oltre 14mila capi. Martedì 19 agosto 2025 le somministrazioni hanno toccato quota 2.000. La Regione parla di «risultato significativo» grazie al lavoro congiunto di allevatori, veterinari Usl, Anaborava, associazioni di categoria, con il supporto logistico di Corpo forestale, Arev e Institut agricole régional.

Dopo la priorità ai Comuni in zona di sorveglianza, a causa dei focolai francesi, da lunedì 18 agosto la campagna è organizzata su quattro macrozone: si lavora in parallelo, comune per comune, fino a copertura totale. L’obiettivo operativo chiesto all’Usl è di circa duemila vaccinazioni al giorno, per chiudere il prima possibile. In Valle d’Aosta sono attualmente presenti 34.758 bovini.

Il Piano riguarda anche i bovini piemontesi in alpeggio in Valle d’Aosta. Se gli allevatori scelgono di rientrare prima in Piemonte, il Ministero della salute e la Regione Piemonte hanno confermato la deroga al vincolo dei 60 giorni post-vaccinazione per motivi di benessere animale (meteo avverso, scarsità di foraggio).

L’Assessorato regionale alla sanità richiama la posizione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (European food safety authority, Efsa): una vaccinazione capillare e uniforme è l’unico strumento realmente efficace per evitare la diffusione del virus e le ricadute sanitarie ed economiche.
Finora non è stata comminata nessuna sanzione, previste da 2.000 a 20.000 euro per “mancata collaborazione”, visto che il mancato rispetto delle disposizioni fa anche perdere il diritto agli indennizzi in caso di abbattimento. I rifiuti sono stati rari e le squadre veterinarie hanno privilegiato il coinvolgimento e la spiegazione degli effetti della vaccinazione rispetto alle multe.

Tradotto: copertura completa = minor rischio di contagio e niente abbattimenti di intere stalle in caso di un singolo capo malato (l’alternativa prevista oggi dalle norme europee).

Latte crudo e formaggi: la mossa della Regione

La Valle d’Aosta ha chiesto al Ministero la modifica del protocollo nazionale (coerente con la prossima revisione del Reg. UE 2020/687) per eliminare il vincolo oggi in vigore sui prodotti lattiero-caseari a latte crudo provenienti dalle Zone di sorveglianza. La linea: i prodotti sono sicuri e di pari qualità e si chiede quindi di liberalizzarne lavorazione e commercializzazione.

In breve (da tenere a mente)

  • vaccinati: > 14.000 capi in 11 giorni;
  • ritmo: ~ 2.000 somministrazioni al giorno;
  • organizzazione: 4 macrozone, avanzamento sincrono su tutta la regione;
  • capi piemontesi: deroga ai 60 giorni per rientro anticipato (benessere animale);
  • latte crudo: chiesta revisione del protocollo nazionale per liberalizzare i prodotti in Zona di sorveglianza;
  • sicurezza alimentare: nessun rischio per l’uomo, latte e carni valdostane sono sicuri.

La Regione continuerà a monitorare l’andamento e a comunicare aggiornamenti regolari sull’esito della campagna.